Come creare una campagna pubblicitaria non è solo un problema delle imprese pubblicitarie. Anche tu hai la possibilità di iniziare una campagna advertising. Oggi con pochi soldi puoi pubblicizzare la tua attività. David Ogilvy in "Confessioni di un pubblicitario" ci dice come.
Google ads, Facebook, Linkedin, Instagram ecc.. sono i social dove puoi iniziare a muovere i primi passi pubblicitari. E' un passo importante. Attenzione però, i bravi pubblicitari offline e/o online sono quelli che conoscono bene il loro mestiere.
Quando la voglia di aumentare le vendite supera il divertimento le cose si complicano. La competizione richiede padronanza, esperienza e pratica. Senza competenze rischi di perdere soldi. Non arrivare al punto di mollare uno strumento che fa conoscere il tuo prodotto a potenziali clienti.
Per diventare un piccolo pubblicitario devi sapere perché fare pubblicità. Non sono io che posso darti una valida risposta. Per questo ti scrivo dei grandi padri della pubblicità moderna. Oggi chiedo aiuta a David Ogilvy.
David Ogilvy: le confessioni di un pubblicitario.
David Ogilvy è un pubblicitario nato nel 1911. Legge Scientific Advertising di Claude Hopkins di cui all'inizio sarà un forte sostenitore della comunicazione hard sell.
Negli anni grazie all'amicizia con Raymond Rubicam si sposta verso una comunicazione soft. I metodi presi da Hopkins con la creatività di Rubicam rende Ogilvy un pubblicitario con annunci eleganti, sobri.
Il merito di Ogilvy è quello di aver scritto nelle sue confessioni una metodologia del come fare pubblicità. Posso dirti che tutti i libri moderni che leggerai sono frutto di questa opera.
Allora fare una panoramica sulla storia della pubblicità ti aiuterà a concepire meglio il processo creativo che spinge il consumatore all'acquisto.
Inizio con la domanda diretta: perché fare pubblicità?
Perché fare pubblicità?
Fino a qualche giorno fa non sapevo come risponderti. Nelle confessioni di un pubblicitario, Ogilvy richima Bev Murphy che inventò la tecnica Nielsen per misurare gli acquisti del consumatore. Così scrive:
Le vendite sono il frutto del valore del prodotto e della pubblicità
Anche se il digital ha stravolto la concezione di pubblicità, molti dogmi fondati nella prima metà del ventesimo secolo sono validi.
Per Jhon E. Kennedy dello studio pubblicitario Lasker la pubblicità è l'arte del vendere tramite stampa. Fare una buona pubblicità è come avere migliaia di venditori che parlano con potenziali clienti.
Ecco allora che nasce un'altra domanda: come fare pubblicità che venda?
Come fare pubblicità che venda?
Per risponderti chiedo aiuto a David Ogilvy. Le sue teorie lo hanno reso tra i più importanti pubblicitari di sempre. Dal suo libro "Le confessioni di un pubblicitario", ti dirò delle regole per come creare una grande campagna pubblicitaria.
Esistono due tipi di pubblicità:
- una buona pubblicità
- una cattiva pubblicità
Cos'è una buona pubblicità?
Ogilvy elenca tre diverse scuole di pensiero per definire una pubblicità buona:
- Una buona pubblicità è quella che viene approvata dal cliente.
- Una buona pubblicità, oltre al fatto che i consumatori acquistino il prodotto, la ricordino come un capolavoro.
- La pubblicità più intelligente è quella che sa vendere senza troppe domande. Qui è focalizzato il pensiero di Ogilvy.
Le regole per come creare grandi campagne.
La promessa all'acquisto: il contenuto dell'annuncio.
Quelle che si dice è molto più importante di come lo si dice. Cosa dire è più importante di come dire. Quello che davvero convince il consumatore ad acquistare o a non acquistare un prodotto è il contenuto dell'annuncio e non la sua forma.
Una grande promessa è l'anima di un annuncio pubblicitario. La scelta della promessa è così importante che bisognerebbe sempre evitare di farla intuitivamente. Ricerche di mercato devono supportare la promessa di vendita riportata nella headline.
Se una campagna pubblicitaria non viene costruita intorno ad una grande idea è destinata a fallire.
Fate parlare i fatti.
Mettere informazioni in quantità sufficiente a far vendere un prodotto. Il consumatore è molto interessato alle caratteristiche del prodotto. Ogilvy afferma che è un insulto all'intelligenza pensare che basti uno slogan (oggi un post, infografica ecc..) cretino e qualche aggettivo a convincere a comprare qualcosa. Quindi raccogliete e organizzate i fatti di quello che volete vendere.
Non si convince la gente a comprare annoiandola.
La concorrenza per attirare l'attenzione del consumatore è una guerra. Siamo bombardati da una valanga di pubblicità. Per far in modo che il messaggio pubblicitario superi il fracasso delle altre, deve avere qualcosa di unico. Creare messaggi che attirino l'attenzione del lettore invogliandolo a leggerlo.
Educazione si, pagliacciate no.
Sedurre il consumatore per indurlo all'acquisto. La gente non compra dai pagliacci. Tu compri da come il venditore è bravo a persuaderti.
La pubblicità deve essere aggiornata.
I copywriter devono aggiornarsi alla società che evolve. Entrare i contatto con nuove tecniche di comunicazione.
Se avete la fortuna di scrivere un buon annuncio, continuate a utilizzarlo fino al giorno in cui non funzionerà più.
Non scrivere mai un annuncio che vi vergognereste di mostrare alla vostra famiglia.
L'immagine e la marca.
Ogni annuncio pubblicitario deve costruire l'immagine di marca. L'immagine di marca è un progetto nel lungo periodo. Una campagna pubblicitaria deve essere progettata nel lungo periodo per creare ed aumentare la personalità del prodotto.
Vietato copiare.
Imitare è una caratteristica di un essere inferiore. Sempre dalle confessioni di un pubblicitario:
Hanno copiato tutto quel che hanno potuto
ma non sono mai riusciti a copiarmi il cervello
Li ho lasciati sudare e rubare, sempre indietro
però, di un anno e mezzo.
Puoi continuare la lettura con articoli che continuano la formazione sulla pubblicità:
Per approfondire su come fare pubblicità ti consiglio la lettura:
- Le confessioni di un pubblicitario - David Ogilvy
- Scientific Advertising - Claude Hopkins
- Bill Bernbach e la rivoluzione creativa - Mara Mancina
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