Secondo te cosa si nasconde dietro il termine knowledge worker? Il termine Knowledge worker è stato creato da Peter Druker per definire il lavoratore della conoscenza.
Il knowledge worker stato coniato il secolo scorso. Rappresenta una rottura nel modo di progettare, produrre, distribuire e vendere beni. Si abbandona la classica cultura aziendale dove per avere successo si investiva nella tecnologia, macchinari e nel marketing sfrenato. L'operatore umano era solo un numero nella catena del valore.
La globalizzazione, la concorrenza e benessere hanno costretto ad una forte revisione del modello industriale. Ho già accennato a questo argomento nella storia del marketing. Nascono nuovi modelli di produzione (flessibilità degli impianti, creatività, marketing non convenzionale, personalizzazione del prodotto).
Ora il lavoratore possiede una conoscenza tecnica (hard skills) e relazionale (soft skills). E' attore principale nella catena del valore per apportare vantaggio competitivo. Ora il valore aggiunto non è più nel sistema ma nella creatività della persona. Puoi leggere talento e spirito creativo in questa pagina.
Il passaggio dal periodo industriale al knowlegde worker.
L'età industriale ha dato la convinzione di poter controllare e gestire le persone. Questo sistema ha fornito l'attuale gestione della contabilità: rendere la persona un costo e la macchina un bene.
Le persone vengono citate nel conto economico come una spesa. Le apparecchiature sono inserite nel bilancio come un investimento. Covey afferma che datori, amministratori, manager non riconoscono il vero valore e il vero potenziale dei lavoratori. La classe dirigenziale non ha la comprensione della natura umana: gestiscono le persone come gestiscono le cose.
Motivazione, talento, ingegno. Questi sono alcuni aspetti che il lavoratore soffoca. Per arrivare al knowledge worker l'azienda deve analizzare i classici sintomi che ci sono nelle realtà post industriali e trasformarli.
Realtà nel sistema post industriale
- assenza di visione e condivisione: calunnie lotta interna, vittimismo, atteggiamento difensivo, scarso scambio di informazioni
- scarsa fiducia: caos, giochi politici, ambiguità
- delegittimazione: apatia, lavori paralleli, noia, rabbia, timore
- disallineamento: rivalità tra dipendenti, ipocrisia
Realtà del Knowledge worker
- essere un modello, dare il buono esempio
- trovare una strada, una visione
- dare una disciplina, allineare per mantere la giusta direzione
- legittimare, trasmettere la passione, dare spazio alle persone e aiutarle nella crescita
Knowledge worker: il leader del futuro.
Le aziende durature non prosperano per il carisma di un leader, ma perché coltivano la leadership all'interno del sistema.
Questo scriveva il sociologo Max Weber circa un secolo fa. Il tema è oggi ancora più sensibile per guidare la tua carriera al successo.
Quali doti un leader deve avere? Due libri mi hanno colpito. Libri completamente opposti ma che rappresentano due parti essenziali della leadership: l'intelligenza razionale e l'intelligenza emotiva.
Il primo fa riferimento a "Otto regole per il successo" di S Covey, il secondo "Essere leader" di D. Goleman. Voglio provare a mescolare i due libri per dare una interpretazione unica.
Ho letto diversi libri sulla leadership. Tutti sono d'accordo che il capitale umano nella società moderna avrà la supremazia. L'età dell'informazione in cui ci troviamo stabilisce il primato del lavoro intellettuale su quello strettamente manuale. Parlando di vantaggio competitivo significante la frase di Kotler:
"Ci si rende conto che assumere,
tenere con sé e stimolare persone di talento
sono azioni cruciali sulla competitività."
Il lavoratore della conoscenza dà valore aggiunto a tutti gli investimenti fatti dalle aziende; forniscono focalizzazione, creatività, e valore nell'utilizzo degli investimenti volti al miglior raggiungimento degli obbiettivi delle imprese.
Come le imprese e le persone che lavorano devono arrivare a questo modello di collaborazione per ottenere nuovi traguardi?
Come crescere il knowledge worker.
Quali sono le caratteristiche del knowledge worker? Il mio modello che seguo è quello di S. Covey sul leader a tutto tondo. Ogni persona ha 4 forme di intelligenza: emotiva, mentale, fisica e spirituale. Vediamole
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Intelligenza mentale: capacità di analizzare, ragionare, pensare, usare il linguaggio
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Intelligenza fisica del corpo: è la macchina del nostro corpo in cui tutto funziona in maniera
inconsapevole
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Intelligenza emotiva: conoscenza, auto consapevolezza, capire quando è il momento giusto per relazionarsi.
Per approfondire l'intelligenza emotiva puoi leggere qui
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intelligenza spirituale: da la direzione alla nostra vita. E' la bussola del nostro andare. Per questo
è di gran lunga la più importante delle altre intelligenze.
Le 4 intelligenze sono dei cardini che strutturano una persona. Le abbiamo paragonate a delle punte degli iceberg dove si nascondono nell'acqua la potenza, grandiosità della persona.
Knowledge worker: sviluppare l'intelligenza mentale per avere una visione.
Il knowledge worker sviluppa l'intelligenza mentale: deve avere sempre una visione. Quali sono le skills che deve portare a galla? Essere un sognatore, un fuori di testa! Deve:
- credere negli altri
- essere un precursore
- essere lungimirante
- essere uno stratega
- sognatore
- fuori dagli schemi
- idealista realizzatore
Per aiutarti, ho scritto la vision e mission dei grandi leader.
Knowledge worker: l'intelligenza emotiva.
Il knowledge worker deve gestire il flusso delle sue emozioni. Non voglio diventare ripetitivo. Se sei interessato a questa crescita, ti consiglio di leggere un mio vecchio articolo su l'intelligenza emotiva.
Intelligenza del corpo
L'intelligenza del corpo è stata sempre di secondo piano. Ma fai ad essere un leader se non prendi cura del tuo corpo? Nella letteratura ci sono molti libri. Oggi, in particolare, ti voglio suggerire "Il club delle 5 del mattino" di Robin Sharma.
Lo scrittore romanza la storia di una coppia che grazie ad un mentore stabiliscono regole mattutine per affrontare le giornate lavorative. Al centro della storia viene in risalto la biologia di come funziona il nostro cervello, in particolare l'importanza dell'amigdala.
Intelligenza spirituale
L'intelligenza spirituale è quella che ci da responsabilità: la speranza di credere in noi. Diffondere con etica al prossimo la nostra visione. E' rispettoso di se stesso, umile con gli altri.
L'intelligenza spirituale ti aiuta ad alimentare la tua luce. Il potere della respirazione è tra le prime. Tecniche di self-empowerment sono piccoli trucchi per fare passi in più nell'equilibrio della tua vita.
Conclusione
Con il paradigma della persona a tutto tondo di S. Covey ho dato la definizione del Knowledge worker: il leader che mette in campo la sua voce!
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